Quest'opera vuole far riflettere sulla soggettività della videocamera ovvero il fenomeno grazie al quale chiunque racconti il mondo tramite una videocamera sia sempre, in qualche modo, soggettivo e mai oggettivo.

L’installazione ha due elementi principali: una videocamera e una tv.
Avvicinandosi, lo spettatore vedrà la telecamera, il suo schermo acceso e inquadrata la tv. Di fronte ad esso, la tv, spenta.

Il punto focale della video installazione si pone nel fatto che la tv sarà spenta ad occhio nudo ma emetterà luce se la guardiamo attraverso la telecamera.
L’opera sarà visitabile a 360° per dare la possibilità agli spettatori di passare tra le telecamera e la tv e per rendere così esplicito che quello che viene visto a schermo è la realtà del momento e non una registrazione pregressa.