L’opera Descending Bone è un’allegoria sulla vita e la morte, sulla ferita e la rigenerazione.

L’osso inteso come sostegno atemporale della caducità umana, che si perpetua nella rimemorazione.

La vita e la morte sono indissolubili, cosa sarebbe la vita senza la morte? La morte è il fulcro sul quale si muove la nostra identità, la coscienza della realtà, e il valore della vita.

Così come il dolore, la ferita, sono condizioni carnali dell’esistenza, che apportano sistematicamente un processo di rigenerazione.

L’opera proietta una visione immaginifica, persistente ed effimera, creando un legame inconscio tra uomo e natura, in una rinascita discendente e inscindibile dalla morte, che diventa nuova vita, nuova luce, elemento arcano esistenziale.