"in un periodo storico in cui il contatto umano è dovuto venir meno, in circo- stanze più familiari ed intime, ci si è stretti maggiormente. Il concetto di casa si è fuso più saldamente alla persona. Ed alla fine separarsi, è stato ancora più difficile."

Buongiorno Girasole,

Oramai è un po’ che le nostre strade si sono divise, almeno in parte.
In questi giorni ho pensato tanto alla leggenda del filo rosso e sai quanto per me sia importante. Da quanto tempo la studi e la analizzi riportandola nella vita reale.
Sono sempre stata una persona particolarmente scettica. Il “per sempre” non mi ha mai appartenuto, ma forse per un attimo ho voluto credere che potesse essere qualcosa di più di una semplice leg- genda.
Mi passano davanti agli occhi ricordi, sensazioni e forse, alcune cose si sono impastate, lasciando una scia di colore rosso, che delinea il tuo volto e che ritrovo nel cielo; nelle albe e nei tramonti.
E Dio solo sa quanto amo i tramonti! Dio solo sa quanto amo i suoi colori.
Le emozioni hanno un colore secondo te? Credo di sì. Come le persone, la vita. E cosa siamo io e te se non colori?
Tu, giallo girasole.
Le lacrime ne hanno uno forse invisibile ad occhio nudo, ma profondamente visibile dal cuore; è lo stesso delle emozioni che scivolano via sul tuo dolce viso.
Mi ricordi quella cianotipia un po’ sbiadita ma affascinante che ho in camera, ha le stesse emozioni di una mattina qualsiasi in cui ci svegliavamo insieme ed io mi fermavo a guardarti.
Sono belli i ricordi, sono belli anche se passati e se non ci regaliamo più tempo ogni giorno; e quel filo rosso rimarrà per sempre. Sono belli per essere esistiti, sono belli per essere stati colori di vita. Ora devo andare, è il momento.
Sii sempre colore.

Tua, Chiara