Malamegi LAB20
Giacomo Zornetta Italy Painting

Artwork title : Che gioia, che terrore

"What a lark, what a plunge" è il primo pensiero di Clarissa Dalloway quando esce di casa. E' un personaggio di Virginia Woolf che ha trasmesso molto alla mia adolescenza. 

La Woolf, con una precisione che mi fa rabbrividire, descrive un temperamento, una predisposizione alla vita, che sento mio per natura.

E' una acuta ipersensibilità, una connessione adesiva e indissolubile con ogni sfumatura dell'essere, come l'assenza di una separazione tra il mondo materiale, il mondo del pensiero e l'Io come  persona distinta. Una fusione percettiva e analitica, viscerale, con ogni persona, ogni ambiente, ogni sogno, idea, o esperienza vivibile. 

Questo "essere qui" così accentuato porta necessariamente a "Che gioia, che terrore": la condizione del sensibile Woolfiano è un perenne equilibrio tra estasi e paura, come se il confine assottigliato tra la mente e ciò che ci circonda portasse a vivere ogni cosa con un'intensità amplificata, che, da un lato, indora ogni attimo di una sfumatura di significato quasi esistenziale, commovente ed inspiegabile, dall'altro, porta a una costante apprensione, al presentimento, la paura di perdersi in questo fiume magnifico e tumultuoso che è la vita.