Salve, l'opera che voglio iscrivere è un cubo di 40cm per lato avvolto da una tela di cotone ( all'interno è costituito da un telaio esattamente come una classica tela, ma cubica)
L'ho chiamato ".àtlaeR" ( realtà al contrario) , come il nome anche il cubo va osservato al contrario, i bordi laterali sono dipinti mentre il lato frontale si mostra nero.
Simboleggia il modo in cui bisogna osservare la realtà per cercare di comprenderla a pieno, cambiando continuamente punto di vista e non soffermarsi alla prima impressione solo perché più comoda e veloce. Bisogna quindi girargli attorno, abbassarsi e allungare il collo o alzarsi in punta di piedi se necessario, creando una fruizione dell'opera più scomoda, attiva e dispendiosa, rispetto alla classica posizione d’osservazione statica e frontale.
Ci sono una donna e un uomo; a ogni visuale sembra cambiare l'azione che svolgono anche se è sempre la stessa ferma nel tempo.
Guardandola frontalmente:
- a sinistra: scena affettuosa, lui abbraccia lei;
- sopra: scena erotica, lui le palpa un seno gemendo;
- a destra: scena violenta, lei cerca di allontanare con la mano l'uomo;
- sotto: scena omicidio, la donna pugnala l’uomo
L'illuminazione cambia di volta in volta seguendo lo sguardo dell'osservatore a simboleggiare come il differente punto di vista del reale permetta di percepire la scena, come se fosse l'atto stesso di osservare che "illumina" o "mostra" i soggetti dall'oscurità dello sfondo.
Le figure sono costituite da spazi pieni e vuoti che devono essere ricomposti quasi come un puzzle per riuscire a capire l'azione, simboleggiando lo sforzo mentale insito nella percezione dell’ .àtlaeR
PS...eventualmente sarà posizionato ad un altezza di circa 1,6 m, cosi che sia possibile osservare la faccia superiore/inferiore