alessandro feri Italy Other

Il 16 Luglio 2020 leggo la notizia del naufrago nel Canale di Sicilia, nessuno lo ha soccorso ed il suo corpo galleggia, bianco, attaccato al gommone semi affondato.

Il sogno infranto.

Una vicenda che si può leggere come il racconto delle popolazioni povere che cercano di arrivare in Europa, un’ Europa cupa, in preda al panico da pandemia, egoista, fredda, che respinge i resti della misera imbarcazione ed assiste all’inabissamento del natante e del naufrago, senza intervenire.
Due miserie a confronto, due realtà inghiottite, loro malgrado, dalla indifferenza della natura che talvolta si fa virus e talvolta mare inospitale.
Si può leggere anche come la vicenda universale della vita. L’uomo che va verso un destino idealizzato, un futuro che non esiste, un’ ipotetica meta, sorpreso dalla morte durante il suo tentativo.
Anche qui pelle, plastica e legno bruciato dal sole e dal sale.