Solo l’immagine che affiora sulla prima tela ha un diretto riferimento con la realtà, mentre le successive sono copie delle rispettive precedenti (ciò che appare sulla seconda tela è mutuato dalla prima, la terza si rifà alla seconda e la quarta alla terza). Prende forma un processo graduale di perdita dei tratti caratteristici del soggetto, e il lavoro si permea sempre più di una poetica che è sostegno di una ricerca intrapresa ormai da diverso tempo. Leitmotiv della ricerca è il confronto dell’autore con la propria immagine, e una sua restituzione dai connotati poco leggibili e poco riconducibili a quelli naturali.
L’utilizzo di una pittura di sintesi (tramite un processo di sottrazione e l’uso del monocromo) e l’opzione di lasciare irrisolti i dettagli degli occhi, forgiando il volto in una maschera, sono scelte che danno voce a una denuncia nei confronti di un ormai storicizzata omologazione dell’individuo della società contemporanea.