Il "bell'oggetto" spesso porta con sé perversioni, significati, usi e costumi che di primo acchito sfuggono alla comune visione estetica, ed è interessante la decontestualizzazione dell'oggetto traslandone il materiale originale in altro, seppur sempre rifinito, fine, prezioso ma freddo. In questo caso il mio lavoro riprende uno dei classici motivi di decorazione realizzati all’uncinetto: il centrino, oggetto noi tutti abbiamo visto e (più o meno) apprezzato nelle tipiche case europee. Il mio interesse in questo caso è quello di attirare l'attenzione su aspetti marginali, seppur fondamentali della società: così come il pizzo e il ricamo stanno al margine degli oggetti, temi come il sapere femminile, la tradizione, i ruoli prestabiliti sono per me il traino del mio fare artistico. Ribaltate tutto ciò rendendo protagonisti gli oggetti che realizzo vuole essere un riscatto per tutti quei lavori domestici femminili di abbellimento delle mura domestiche, che troppo spesso vengono sottovalutati. La realizzazione di uno di questi pizzi, quasi ad essere un rosone, vuole esprimere la mia idea di decorazione moderna che si inserisce come forma dell’attesa, in quanto oggetto da sempre realizzato nelle case nei momenti di stasi, di pausa. Il tentativo della tradizione di permanere, e al contrapposto il materiale freddo, maschile, contemporaneo e duro come il cemento che lo intrappola e lo trattiene nascondendolo. La sua realizzazione quasi fossilizzata qui vuole sottolineare la lunga attesa femminile nel mondo, al raggiungimento della parità, del rispetto e indipendenza che ancora va cercando.